I test psicoattitudinali

I test proposti dai concorsi per entrare nelle Forze Armate e di Polizia hanno l'obiettivo di valutare la personalità del candidato accertandone le caratteristiche richieste dal profilo di impiego.

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Tra i più discussi dai giovani candidati ai concorsi nelle Forze Armate e di Polizia, l’argomento che lascia maggiormente preoccupati è il TEST PSICOATTITUDINALE.

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Questa difficoltà probabilmente nasce dal fatto che si sa pochissimo di come funzionano i test e come possono essere svolti.

Questo articolo proverà a fare un pò di chiarezza.

I test proposti dai concorsi per entrare nelle Forze Armate e di Polizia hanno l’obiettivo di valutare la personalità del candidato accertandone le caratteristiche richieste dal profilo di impiego. Questi test, creati negli ultimi decenni, sono composti da “Items”, ovvero affermazioni, alle quali bisogna rispondere scegliendo tra le risposte disponibili. 

Durante il test, leggeremo una serie di frasi che descrivono un certo comportamento o una certa situazione. Ciò che dovremmo fare noi sarà valutare quanto quella frase ci descrive utilizzando una scala di valori.

Di solito sono test che durano dai 10 ai 20 minuti, ma ci sono casi in cui può durare molto di meno oppure molto di più. Quasi tutti, inoltre, indicano la necessità di rispondere a queste domande sinceramente.

Quali sono i test più utilizzati

I test obiettivi più noti sono per lo più di origine statunitense. Sono noti anche come test strutturati, in quanto sono caratterizzati dal fatto che al soggetto vengono presentati stimoli strutturati e univoci. Lo stimolo consiste in domande a risposta singola, multipla o, più frequentemente, il soggetto deve indicare il proprio grado di adesione secondo una gradazione in scala Likert. La obiettività del test consiste nel fatto che l’assegnazione dei punteggi (siglatura o scoring) è stabilita nel manuale in modo rigido. L’interpretazione dei risultati, tuttavia, richiede la conoscenza delle dinamiche psicologiche e della teoria alla base del test, per cui la stesura del referto richiede abilità e contiene comunque un margine di arbitrarietà. Questi – indicati in ordine alfabetico di sigla – sono i più noti ed utilizzati nella pratica clinica:

  • 16PF: Cattell Sixteen Personality Factors Test
  • ACL: Adjective Check List
  • BFQ: Big Five Questionnaire
  • DiSC-PPS: Personal Profile System
  • EPPS: Edwards Personal Preference Schedule
  • EPI (o EPQ): Eysenck Personality Inventory (o Questionnaire)
  • MBTI: Myers Briggs Type Indicator
  • MCMI-III: Millon Clinical Multiaxial Inventory
  • MMPI: Minnesota Multiphasic Personality Inventory
  • MPQ: Tellegen’s Multidimensional Personality Questionnaire
  • OPP: Occupational Personality Profile
  • SFPQ: Six Factor Personality Questionnaire
  • TCI: Cloninger’s Temperament and Character Inventory

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